giovedì 18 settembre 2008

Giorno 18

Le ultime pagine del diario di Angioletta si colorano di giallo. Quando sono state compilate? Finora avevo dato per scontato che si trattasse del viaggio di nozze a Torino, a Susa e in Alta Savoia. Eppure troppe cose non tornano. Intanto manca l'abituale indicazione dell'anno (1888) che Angioletta aggiungeva a mano di fianco alla data, visto che l'agendina era una di quelle generiche che potevano essere utilizzate per più anni ed in effetti era stata già in parte utilizzata per due brevi appunti nel 1887 (2 agosto e 6 settembre). Ma dopo il breve appunto dell'8 settembre (1888), giorno del matrimonio civile, Angioletta non aggiunge più l'anno. Strano!

Inoltre da questo punto in poi gli appunti non seguono più le date della pagine e anche la sequenza temporale si perde un poco. Cerchiamo di mettere ordine.

Appunto 2 (vedi nota): Lo spazio del 9 settembre (e parte del 10) viene occupato da un appunto a matita ("Salita colla funicolare ai Cappuccini da dove si domina tutta Torino il Po ai piedi all'ingiro colline ridenti a destra Superga. Di umore abbastanza allegro alla sera però indisposizione") dove il 9 prestampato è corretto a mano da un "12", come se Angioletta volesse dirci che ha utilizzato la pagina del 9 settembre ma si riferiva di fatto a un giorno 12, ma l'anno non è indicato e che sia settembre possiamo intuirlo solo dal fatto che non ha corretto anche il mese. Giorno 12.

Appunto 1: Nella pagina successiva, nello spazio dell'11 settembre, troviamo un altro appunto a matita ("Torino si può benissimo chiamare una piccola parigi. Oggi sono di umore alquanto triste forse quando sarò fra i monti l'animo si eleverà maggiormente non pensando che alla bellezza della natura ed a quelle Celesti."  E poi, invadendo lo spazio del 12, Angioletta racconta: "Partenza da Milano felicemente alloggiati all'albergo bonne femme. Città bella posizione amena splendidi monumenti però a mio gusto preferisco Milano. Passata una notte molto agitata. Minaccia temporale.". Giorno 11

Nota: Dopo varie ipotesi ho trovato che la ricostruzione più ovvia sia la seguente: Angioletta inizia ad utilizzare l'11 settembre la sera, raccontando le sue impressioni su Torino maturate in quella data (verosimilmente l'11 settembre 1887), poi si accorge di non aver raccontato la parte logistica (partenza da Milano, nome dell'albergo) e invade lo spazio del 12. Anche l'umore conferma questa ipotesi: di giorno è triste, la notte agitata. Poi, per non invadere anche lo spazio del 13 decide di scrivere gli appunti relativi al 12 settembre nella pagina rimasta bianca del 9 settembre. Segnando, per l'appunto 12.  Qui racconta la salita ai cappuccini e l'umore allegro, con indisposizione serale. Quindi di fatto l'appunto 2 precede temporalmente e non segue l'appunto 1.

Appunto 3: Poi, dallo spazio 13 settembre, inizia a raccontare il viaggio nei dettagli, ma i suoi appunti sono molto più lunghi del solito e invadono le pagine successive: quello di una sola giornata (probabilmente il 13) occupa il 13, il 14 e il 15 "Alzati alle 7 visitata la Cattedrale stupenda la capella indi pigliata una vettura e visitato i principali corsi e piazze nonché il Valentino dal quale si domina il Po e circondato da colline incantevoli. Alle 5 partiremo per Susa. Eccoci in treno. Arrivati sani e salvi a Susa alloggiati all'Albergo del Sole. Cittadina di montagna dove scorre la Dora circondata dai monti, sera splendida coperta il firmamento di stelle, umore come al solito malinconico, appetito pochissimo. Innalzare la mente a Dio è dove si rittrae maggior conforto."  Giorno 13

Appunto 4: Quello del giorno successivo, verosimilmente il 14 nella vita reale, occupa lo spazio dal 16 fino a metà del 21 settembre: "Alzati alle 7 e dall'albergo siamo andati a far visita alla Signora Gatti che ci accolse cordialmente e di lì dopo informazioni ci siamo recati al Moncenisio, viste stupende valli selvagge nel fondo delle quali scorre la Dora Riparia, cascate spumeggianti monti alquanto aridi e rocciosi però belli nel suo genere. Al Molaletto ci siamo fermati ed abbiamo bevuto di lì per un sentiero alquanto faticoso ci siamo recati al Cenisio per una strada carrozzabile, trovato un freddo abbastanza allegro, appetito formidabile. Il fiume Cenisia e la Rongia che poi si uniscono e poi formano la Dora Riparia la quale passa per Susa. All'Otel del sole si ha un piccolo lago che rende ancor più bello questi luoghi già tanto poetici una bella sera stellata [due parole cancellate] serve a mettere in rilievo questi luoghi alpini vi si scorge quà e là qualche ghiacciaio l'edelweiz domina in questi posti e si erge sovrano su tutta la flora alpina che vi abita. Domani tempo permettendo partiremo per la Savoia.Giorno 14

Appunto 5: Il giorno successivo (probabilmente il 15), riprendendo dalla pagina prestampata come "21 settembre" Angioletta scrive: "Alzati alle 8 con buon appettito e umore allegro mangiato caffè e latte [due parole cancellate] eccellente. Davanti al nostro albergo scorre il lago Cenisio le fanno corona i monti altissimi. In mezzo a queste bellezze l'animo si nobilita e i più gentili sentimenti fanno capolino in questi luoghi dove i semplici costumi fanno scordare il fango che purtroppo invade le grandi città. Per la via carrozzabile abbiamo passato il confine e visitata in parte la Savoia che trovai stupenda immensa ghiacciai praterie, monti maestosi cosparsi di pineti che li rendono imponenti. In mezzo a questo verde serpeggia la strada maestra che conduce a due paesini francesi. Ritornammo con un vento impetuosissimo * all'albergo alle 4, ci siamo coricati un poco indi pranzato ed alla sera fatto una passeggiata sino all'ospizio con una magnifica sera stellata. Di ritorno abbiamo ballato sino a mezzanotte e poi a letto". Questo appunto occupa fino a metà spazio del 25 settembre (dopo l'asterisco la matita viene abbandonata per tornare a scrivere a inchiostro). Giorno 15.

Appunto 6: Poi riprende (dalla metà 25 settembre) annotando (e dovremmo essere di fatto al 16): "Questa mattina ci siamo alzati alle 8 preso il caffè e latte ed alle 10 colazione alla forchette. Tempo splendido, un cielo color di zaffiro senza alcuna nube, un sole fulgidissimo. Abbiamo fatto il giro del lago lungo 14 Chiltri* poi riposammo un ora circa in un verde boschetto seduti sopra uno scialle a conversare. Di li per sentieri passando un piccolo ponticello siamo ritornati all'albergo abbiamo pranzato con appettito indi fatto una bella passeggiata di 2 Chiltri, poi ritornati all'albergo abbiamo pranzato di buon appettito fatto una lunga passeggiata e poi a letto". (Il testo qui arriva allo spazio del 28 settembre, mentre dovremmo essere sempre al giorno 16, e dopo l'asterisco torna a matita). Giorno 16.

Appunto 7: Finalmente, riprendendo a scrivere sullo spazio del giorno 28 settembre, Angioletta ci riallinea con le date! (almeno per quanto riguarda il numero del giorno): "Questo giorno 17 dopo la colazione scendemmo per una via assai ripida a Lans-le-bourg paesello posto in ridente posizione in una valle verdeggiante dove scorre l'Arc spumeggiante le ridenti montagne lo racchiudono.* Visitai la chiesa e poi per una diversa via (se si può così chiamare) abbastanza erta ritornammo al nostro Cenisio verso le 7 pranzammo indi noi tre soli per la via maestra passo passo ci siamo trovati quasi senza accorgerci alla gran Cruix. Ritornati però all'albergo ebbi il dispiacere di trovare la Mamma ammalata fortuna volle che fosse una indisposizione passeggiera". (Dopo l'asterisco torna a inchiostro). Giorno 17.

Ok Angioletta siamo al giorno 17, siete partiti da Milano l'11. Di che mese? Probabilmente settembre. Ma di che anno? Forse non è il 1888! E quello non è il viaggio di nozze. Si tratta magari una vacanza fatta l'anno prima o, perché no?, qualche anno dopo, che viene però annotata sul diario del 1888 conservato gelosamente (si tratta pur sempre dell'anno in cui Angioletta si è fidanzata e sposata). Particolare anche il fatto che durante questi giorni di gita la scrittura torrenziale la facesse esorbitare lo spazio ristretto delle singole giornate che di solito era quasi sempre sufficiente a racchiudere il resoconto delle giornate milanesi. Mancano ancora solo tre giorni di racconto di viaggio e compariranno altri personaggi incompatibili con l'ipotesi "viaggio di nozze". Senza contare che, come molti hanno fatto notare, Angioletta non parla mai di Pietro. Potremmo indagare ulteriormente, qualche elemento c'è, ma la mia ipotesi è che queste pagine raccontino un viaggio dell'estate 1887, cioè dell'estate prima.

Resta però un dubbio: Angioletta con precisione incredibile (e sospetta) utilizza gli spazi dell'agenda a partire dal 9 settembre che, guarda caso, sono le pagine successive a quelle utilizzate nel 1888 matrimonio.  Se le avesse occupate l'anno prima sarebbe stato davvero profetico da parte sua!

E se invece la realtà fosse diversa? Se lei, da brava mogliettina avesse deciso di chiudere il suo diario intimo con il matrimonio l'8 settembre del 1888 e poi, avesse deciso deciso di utilizzare le pagine lasciate bianche nel 1888 in un viaggio degli anni successivi a cui non aveva preso parte il marito (oppure a cui aveva preso parte senza essere comunque menzionato, anche se questo è più improbabile?)

Infine, seguono gli appunti finali della gita:
Appunto 8: (occupa lo spazio in agenda dalla metà del 30 settembre a quasi alla fine del 4 ottobre): Giorni 18 e 19, raccontati il 19.

Appunto 9:  (occupa lo spazio da verso la fine del 4 ottobre, supera la cancellatura del 5 causata dall'errore nel girar pagina, e si chiude a metà dello spazio del 7 ottobre): Giorno 20.

Appunto 10: (occupa lo spazio da metà del 7 ottobre a metà del 19 ottobre): Giorno 21.

8 commenti:

laStreGatta ha detto...

Marco...ma perchè scrivere un ipotetico viaggio fatto prima del 1888 nelle ultime pagine del diario?non aveva più senso scriverle all'inizio?Però ecco perchè non parla di Piero...che scoop!!

.mau. ha detto...

la domanda più che altro è "perché riciclare nel 1888 un diario iniziato (ben poco) nel 1887?"
Però almeno capisco come mai c'era anche la Mamma!

chiara ha detto...

Quindi in definitiva, il diario di Angioletta è finito, perchè le ultime sono annotazioni fatte magari l'anno prima...sob sono già triste...

Valeria, Marco e Sara, i Maramei ha detto...

l'ipotesi di Marco è verosimile, e si spiegherebbero diverse cose...
forse ha cominciato ad usare l'agendina per annotare il viaggio fatto nel settembre 1887 cominciando appunto da quel mese, e poi è andata avanti verso il 1888...

Valeria, Marco e Sara, i Maramei ha detto...

volevo dire anche che... come a Chiara, Angioletta già mi manca... e ora come faremo senza di lei??

la duchessa ha detto...

Mi allineo alla nostalgia degli altri: Angioletta manca anche a me!
Sono d'accordo con Valeria, per la ricostruzione, e secondo me la cosa spiegherebbe anche perchè il diario poi si interrompe proprio lì (perchè le pagine erano già occupate)...però: che coincidenza :)

Marco Ardemagni ha detto...

Sono d'accordo con tutti voi, anche io sento già un po' la mancanza di Angioletta, delle serate passate ad aggiornare il diario e aspettare le vostre reazioni e magari a perdersi in ipotesi attorno a un singolo dettaglio, come in questo complicato finale. è un dato di fatto che il diario fosse già compilato almeno in parte nel 1887 e poi riutilizzato, forse anche per un senso di risparmio oggi ormai desueto, però la domanda di stregatta è giusta: nel 1887 aveva senso scrivere lì... se e solo se il viaggio è avvenuto in settembre. però - come sottolinea duchessa - che strana combinazione che poi gli appunti del 1888 si concludano proprio il giorno 8 settembre, giorno del matrimonio ma anche ultimo giorno in cui il diario è libero. forse troppo perfetta la coincidenza. resta in piedi l'ipotesi che la parte del viaggio sia stata scritta qualche anno dopo, con Angioletta che si porta dietro il caro diario dell'anno del fidanzamento e poi occupa le pagine bianche.
in ogni caso, nel dubbio in questi giorni continuo a riportare gli appunti come se fossero del 1888.
il diario sta per finire ma ci sono ancora diverse cose che vorrei pubblicare, raccontarvi, farvi vedere, insomma "postare".
1. Prima di tutto vorrei raccontarvi come sono andati a finire i nostri eroi, cosa è successo di loro dopo il 1888. Lo farò con racconti familiari e anche appoggiandomi a qualche altro documento;
2. Poi vorrei a breve pubblicare le foto di tutte le pagine come avevo promesso a suo tempo;
3. A questo proposito resta ancora vivo l'enigma sul nome della zia Marinia o come si chiamava e ci sarà ancora bisogno di un vostro giudizio;
4. Tra le carte di Angioletta c'è anche un altro diario, più che altro un quadernone, appartenuto alla cugina Emma, con diversi disegni e frasi scritte da amici attorno al 1891;
5. C'è però una cosa, una vera sorpresa per tutti, a cui tengo tantissimo e che forse è realizzabile in tempi brevi, spero di riuscire a portarla a termine e di pubblicarla quanto prima.
6. Io continuerò le ricerche nei vari archivi per riuscire a completare il quadro delle vicende familiari precedenti e successive
7. Tra l'altro ho visto pochissimi commenti sul contratto matrimoniale pubblicato qualche giorno fa, pensavo che l'elenco dei beni inclusi nella dote stimolasse qualche reazione.
8. Inoltre ho ritrovato la fotocopia de "La Perseveranza" del 26 agosto 1888 e tra poco aggiorno il post di quel giorno con alcune considerazioni sulle professione degli sposi di quella settimana
9. Infine mi piacerebbe, e questo si era già capito, che la piccola comunità che si è riunita attorno ad Angioletta non si disperdesse e che continuasse a interrogarsi, insieme, sulle vicende e i destini di donne (e uomini) di 120 anni fa e di oggi. Passiamo su facebook? Una giornata a Milano assieme sui luoghi "Angiolettiani"? Altre proposte?

chiara ha detto...

Che bello!
Passare a facebook o fare un gruppo di Angiolettiani, io ci sto!