lunedì 28 agosto 2006

Donna Paolina

Probabilmente una nobile, è uno dei personaggi più citati nel diario: da lei Angioletta va con la famiglia e balla fino alla una (6 febbraio 1888), la va a trovare di ritorno dalla Chiesa e la trova ammalata (12 febbraio) (magari si era affaticata 6 giorni prima!), il 1 marzo Angioletta va con la mamma a trovarla in tram (quindi non doveva abitare troppo vicino a via Torino). Più avanti compare ancora molto spesso. Sappiamo che ha una figlia. Non dovrebbe essere troppo difficile sapere chi sia (visto l'appellativo nobiliare) ma finora non è emerso alcun altro elemento che permetta di identificarla ulteriormente.

sabato 26 agosto 2006

La Parini

Citata una sola volta nel diario di Angioletta. Lunedì 27 Agosto " (...). Fummo pure dalla Parini, Sig.ra [Rezzi] e comperato una sottana.

venerdì 25 agosto 2006

Papà di Pietro (Piero): Giuseppe Antonio Ardemagni

Vedi anche Pietro (Piero). Vive a Miradolo, vedi nota 8 febbrajo 1888: "Partenza di Pietro per Miradolo a comunicare a suoi Genitori la nostra promessa". 9 aprile: "Arrivo del Papà di Piero questi alla sera sortì e ritornò con sua Papà alle 11 1/2." mentre il 29 aprile: "Arrivo di Papà di Piero che partì subito per Vimercate".

Il papà di Pietro (e suocero di Angioletta) si chiama Giuseppe Antonio Ardemagni. Nasce a Miradolo da Giovanni e Margherita Perversi nella notte tra il 24 e il 25 giugno 1820 (vedi figura 1, registro dei battesimi della parrocchia di Miradolo). Quindi all'epoca del diario di Angioletta aveva 67-68 anni.

 
 
Si sposerà, non ancora venticinquenne con Carolina Carini, l'11 gennaio 1845, sempre a Miradolo (i due nascono, si sposano, vivono e muoiono a Miradolo Terme).


Morirà, a 74 anni, (così dice la registrazione, anche se i 74 anni non li aveva ancora compiuti) cinque anni dopo i fatti raccontati nel diario, il 28 settembre 1893, ovviamente a Miradolo Terme. Queste informazioni le ricaviamo dal registro parrocchiale delle morti (vedi figura 3, annotazione in basso a sinistra).

mercoledì 23 agosto 2006

Peppino (Peppo)

Non sappiamo chi sia questo Peppino (una volta chiamato anche Peppo) che sembra molto familiare, probabilmente un parente o qualcuno che lavora per la farmacia. Appare in tre fasi nel diario ed è sempre in procinto di partire o arrivare. La sera dell'8 febbraio "arriva" (supponiamo dai Brugnatelli in via Torino) per ripartire la mattina successiva per Bolgiano (un sobborgo alle porte di Milano, oggi nel comune di S.Donato Milanese). Il 24 marzo, verso le dieci di sera, arriva da Bergamo e si ferma a dormire; poi il giorno dopo parte alla volta di Torino con Savina (che era arrivata con Aristide): mentre i due partono per Torino, Aristide si ferma a pranzo. Infine il 3 aprile torna da Torino con Savina, e poi riparte per Bergamo, mentre Savina si ferma dai Brugnatelli per qualche giorno. Dalla ricostruzione degli spostamenti sembra comunque che Peppino viva a Bergamo. Non sappiamo nulla dei motivi che spingevano Peppino a Bolgiano e a Torino con Savina. Tra l'altro non è chiaro se l'Aristide menzionato è Roncari o un altro. Torino viene citata anche verso la fine del diario (aggiorneremo questa voce più avanti).

domenica 20 agosto 2006

Sig.ra Perini

Amica di famiglia, citata 5 volte nel diario sempre in occasione di visite reciproche.
Nella prima occasione viene citata una Sig.ra Carolina (forse la mamma della Perini?). Non deve abitare troppo vicino a via Torino perché in un caso viene utilizzato un brougham per tornare a casa.
Compare l'11 marzo 1888: "Con Mamma e Papà siamo andati alla banca, dopo da Barbareschi per il contratto della biancheria mandato poi sul tardi il preventivo. Fummo anche dalla Sig. Perini. Non abbiamo visto la Sig.ra Carolina perché in istato assai grave.".
Martedì 27 Marzo 1888 "Oggi Martedì feci il rimanente delle camere. Venne la Sig.ra Perini.". Martedì 12 Giugno "Venne la Perini di giorno e questa sera Riccardo, Zia Cia ed Emma". Lunedì 9 Luglio 1888 "Recateci dalla Perini ma dovute fuggire per il tempo tanto cattivo; preso un brougham e ritornate a casa neppur bagnate da una sola goccia". Martedì 17 Luglio 1888 "Oggi venuta la Sig.ra Solari, la Bice Malberti, la Perini e la Sig.ra Ponti".

mercoledì 16 agosto 2006

Carolina Pertusi

La madre di Angioletta. Nata a Milano 1838-9 da Davide (che muore nel 1872) e da Luigia Bersani. Carolina ha due sorelle: Chiara e Annunciata.
La madre Luigia è morta giovane, ma ha ben otto tra fratelli e sorelle. Carolina pare essere stata molto seguita in particolare da uno questi fratelli: lo zio materno rag. Carlo Bersani.
Quando il rag. Carlo Bersani residente a Milano, in via Monforte 46, di 75 anni, muore il 12 novembre 1885, viene aperto il suo testamento, steso nel 1883, una cui parte recita:
"Atteso la morte di mia sorella Chiara avvenuta nello scoro (sic) anno in Brescia, trovo di annullare la precedente disposizione stesa fino dal passato anno 1873 trovandomi però ancora sano di mente e di corpo.
I miei funerali tanto civili che ecclesiastici saranno modesti. Lascio erede, del mio poco peculio e dei miei mobili la mia nipote Carolina Pertusi maritata Brugnatelli figlia della predefunta mia sorella Luigia Bersani, che sempre con me convisse e da me allevata ed educata.
La detta mia erede continuerà a prestare a mia sorella Maria lo stesso trattamento da me usato; di più si pagheranno trecento lire annue per i suoi bisogni personali, da corrispondersi in via anticipata di trimestre in trimestre, ben inteso, oltre il suo mantenimento, ed il suo mobiglio necessario.
Alla altra mia nipote Annunciata maritata Rainoldi, ora vedova, lascio Lire cinquemila dico £ 5000 per una sol volta da pagarsi alla medesima sei mesi dopo la mia morte senza decorrenza di interessi e di spese.
Ed alla nipote Chiara, già fornita di sufficienti mezzi di sussistenza, lascio per mia memoria il quadro che trovasi nella sala che rappresenta la Signora di Monza.
Alla donna che si troverà al mio servizio lascio lire venticinque, £25, annue moltiplicate per tutti gli anni che avrà prestato al mio servizio presso di me, ben inteso anni completi."

sabato 12 agosto 2006

Pietro (Piero)

Detto affettuosamente da Angioletta anche Piero, sappiamo che è nato a Miradolo (PV) il 7 aprile 1861. Lavora nella farmacia del papà di Angioletta, Giuseppe Brugnatelli. Probabilmente nel 1888 ha anche una stanza o un appartamente in affitto (o in uso) nello stesso stabile dove sta la farmacia e dove vivono i Brugnatelli, in via Torino, 4 a Milano. Ha molti fratelli, di cui almeno due sacerdoti, tra cui Don Luca. Il padre, Giuseppe del fu Giovanni, è un fittavolo: cioè un contadino che affitta per un anno uno o più appezzamenti di terreno da un possidente e li conduce pagando un fitto. Il padre e la madre di Pietro nel 1888 vivono ancora a Miradolo (oggi Miradolo Terme): un paese che dista, per la strada più breve, 43 km dal centro di Milano.
"Durante l'anno e dieci mesi passati sotto le armi ha servito con onore" così recita il congedo dal Regio Esercito italiano rilasciato a Genova il 25 ottobre 1883 dove Pietro è stato Caporale aiutante della 8a compagnia di Sanità Militare.
Ne approfittiamo per apprendere anche che è alto 1,74 che ha i capelli neri e ondati (sic), gli occhi castani, il colorito roseo, la dentatura sana, la fronte giusta, il naso aquilino, la bocca, il mento ed il viso giusti. La professione è quella di studente (siamo ancora nel 1883). Pietro sa scrivere e leggere.
Sappiamo che per tornare da Genova a Pavia, in ferrovia, terza classe, ha speso 1,65 lire. La sua dotazione militare comprendeva: asciugatoi 1, berretto di fatica 1, borraccia con coreggia 1, cappotto, mantellina o pastrano 1, chepì, cappello, elmo o colbacco 1, farsetto 1, gavetta 1, giubba di panno 1, giubba di tela 1, pantaloni di panno 1, pantaloni di tela 1, tasca da pane con coreggia 1, uose 2, zaino o valigia 1. Non erano previsti invece speroni e telo da tenda ed accessori.

martedì 8 agosto 2006

Pina

Citata molto frequentemente nel diario. Da un paio di note si potrebbe ipotizzare che sia una domestica. Pina accompagna spesso fuori Angioletta per commissioni, soprattutto a messa. Viene citata spesso unitamente a Luigi, che potrebbe esserne il marito. L'11 febbraio con Luigi apprende del fidanzamento di Angioletta mentre il 31 marzo, sempre con Luigi, regala una camelia ad Angioletta. Un giorno va a Vimercate, cittadina 25 km a nord est dal centro di Milano, quindi è ipotizzabile che fosse originaria di lì.

venerdì 4 agosto 2006

Bice Pirola

Conoscente di Angioletta e famiglia, compare alcune volte nel diario: la prima il 18 febbrajo: "Venne a farci visita la Simonetta e la Bice Pirola ci ha invitati ad una soirèe che darà domani a sera.". E' sposata.