venerdì 24 ottobre 2008

Il quaderno di Emma - Pagina 9


Non è chiara la firma del primo intervento di questa pagina. Se fosse, come sembra, Clara Pertusi, si tratterebbe di una zia di Angioletta, ma non di Emma! (Cioè Clara, la sorella della mamma di Angioletta, Carolina Pertusi)
Mia buona Emma, le auguro tutta quella felicità che il più delle volte Dio promette e raramente concede, le auguro tutto quel bene che ha fatto a me e del quale gliene sarò riconoscente eternamente.
Clara [Pertusi]

Della vita è già consumata la metà prima che ne conosciamo il valore
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La maggior parte degli uomini impiega la prima parte della vita per rendere infelice l'ultima.
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Un uomo che non ha altro che i suoi antenati di cui vantarsi, rassomiglia ad una rapa.
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In mezzo ai piaceri, ai tripudi più strepitosi tutti confessano di essere miseri.
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Il quaderno di Emma - Pagina 8


Colui che non vuol essere consigliato, non può essere aiutato.
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Pochi ragionano, e tutti vogliono decidere.
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Maritate i vostri figli quando volete; le vostre figlie quando potete.
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Sono le azioni e non le parole, che dimostrano se uno ci vuol veramente bene.
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Non stancarti mai d'inculcare ai giovani la temperanza, la diligenza, la modestia e l'umiltà, perché queste virtù conducono pel tempio della virtù al tempio dell'onore e della felicità.
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L'avversità prova gli amici, perché essa troppo sovente li tramuta in estranei.
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Il voler godere il riposo senza la pietà sarebbe un voler vivere senza respirare.
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martedì 21 ottobre 2008

Il quaderno di Emma - Pagina 7



Ricordati che la coscienza ti ammonisce da amico prima di castigarti da giudice.
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Il prodigo, per ricco che sia, sarà sempre povero.
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Uno spirito forte che osa guardare in facccia all'avversità troverà subito i mezzi per combatterla e per sopportarla.
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Con assiduo e ben diretto lavoro ognuno è sicuro di guadagnare da vivere
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Ad un cuore che altamente sente un fiorellin gentile parla di dolci cose. Parlano i fiori ed Ella li comprende. Che è quel bisbiglio di poesia? Son saluti e auguri, parole d'affetto e di gratitudine.
Signorina Emma, Ella è dunque contenta di vedere qui un'espressione d'affetto, un saluto anche da me? Davvero mi commuove tanta sua bontà! Ella mi ha dato il miglior pegno della sua amicizia, ed io l'ho caro, tanto caro, ne vado orgogliosa.
Milano 14 agosto 1891 Aurelia Falsina

Il quaderno di Emma - Pagina 6


Se gli uomini e le donne sposano
quelli che non amano, bisogna che amino
quelli che non isposano.
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Come mai può giungere improvvisa la
morte ad un essere che sempre seppe che
doveva morire e che incerta ne era l'ora?
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Lo spirito e l'umore possono talvolta
procurarti l'applauso, ma non possono
mai farti acquistar rispetto.
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Non dir mai d'alcun'afflizione "questa
non si può sopportare." Nulla fuorché la
religione può abilitarti a sopportare le grandi
sventure con pazienza e rassegnazione.
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A dritto o a traverso uno sciocco vuol
parlare.
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Nota: Un'altra pagina con sei aforismi non firmati. Curioso il primo.

domenica 19 ottobre 2008

Il quaderno di Emma - Pagina 5


La vie ne peut
pas être tout-à fait
heureuse, car elle n'est
pas le ciel, et elle
ne peut pas être
tout-à fait malheureuse, car elle
en est le chemin
[Gina]

9 giugno 91



Il quaderno di Emma includeva, ogni tanto, alcune pagine rinforzate in cartoncino ed illustrate con motivi floreali, a cornice di un eventuale intervento scritto. In questo caso la firma in calce a questa massima francese di cui non siamo riusciti a trovare l'autore, è probabilmente Gina, ma si accettano ipotesi differenti.

Il quaderno di Emma - Pagina 4



A pagina 4 del quaderno di Emma troviamo per la prima volta il tipo di pagina più frequente nel quaderno. Si tratta di una serie di pagine riempite con aforismi non firmati. Ci saranno diverse altre pagine simili a questa, magari scritte con inchiostri di colore diverso, ma con la medesima calligrafia. Il fatto che siano così numerose nel quaderno e che non siano firmate potrebbe farci pensare che siano state compilate dalla stessa Emma, ma la scrittura parrebbe a prima vista una scrittura maschile.

Se dubiti che un'azione sia buona o no, astieniti dal farla.
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Lo spirito ed il giudizio si vedono raramente insieme
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Gli sciocchi più incomodi sono quelli che credono di avere dello spirito.
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Avvi cosa tanto variabile quanto l'acconciatura di una donna? Sì... il suo cuore.
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Non può esservi vera amicizia fra i [calli] perché il medesimo principio che li unisce è quello che li disunisce.
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Solo la virtù è quella che forma i veri vincoli dell'amicizia
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Felicità alcuna non allieta l'animo dove non alberga la quiete: e dove non vi è Iddio, non vi è riposo.

giovedì 9 ottobre 2008

Il quaderno di Emma - Pagina 2

Signorina Emma.. Per lei voglio studiare proprio qualche cosa di raro e peregrino, affinché il suo album ne riceva lustro e decoro! Perciò prendo tempo a studiare

F. Sismondi

Chi ha del genio?
Può averlo la donna
L'uomo e la donna lo hanno insieme.
Milano 11. Maggio 1891
Roberto Adler

Mi ricorderò sempre delle bella e simpatica 
Signorina Emma

Milano 11. Maggio 1891
Henrietta Adler
 

Nota: Su questa pagina sono presenti tre dediche, dopo quella di un certo F. Sismondo troviamo quelle di Roberto ed Henrietta Adler. Indagando meglio in rete sui due scopriamo che si tratta di una coppia di ebrei moravi. Roberto nasce in Austria il 10 novembre 1845 e, dopo aver sposato Henrietta Stiassny (figlia di un mugnaio di Trebitsch) si trasferisce a Milano con la moglie e una sua sorella vedova più anziana di lui, Clementina. Qui, con un altro ebreo, Bernardo Eisenschitz fonderà il 5 agosto 1878 la Adler Eisenschitz, impresa per il commercio di macchine per l'industria, che verrà rifondata, il 21 marzo 1894 dallo stesso Roberto e dal figlio di Bernardo, Carlo, sempre con un accomandita di 6.000 lire di capitale sociale. Nel 1889 la società fornisce alla Grondona macchinari per 150.000 lire (informazioni tratte da Gli ebrei e l'economia milanese: l'Ottocento di Germano Maifreda. Più avanti nel quaderno troveremo anche firme di appartenenti alla famiglia Eisenschitz.
Le altre notizie sulla famiglia Adler invece provengono da questo sito: Roberto viene definito un tipo molto energico ed attivo, che morì prematuramente per delle lesioni interne causate dall'aver spostato pesanti macchinari. Roberto ed Henrietta (soltanto omonima di una donna politica ebrea britannica, pioniera del femminismo) avranno quattro figli e sei nipoti, la maggior parte dei quali torneranno a stabilirsi in Austria. 

Il quaderno di Emma - Pagina 1

Signorina Emma ........
............. al posto
di questi puntini metterei tante cose
che sento, ma che non scrivo per non
offendere la sua vera modestia.
                            [iniziali illeggibili forse G. P.]

Aimer pour être aimée c'est
de l'homme, mais aimer pour aimer
c'est presque de l'ange.
                           (Lamartine)

Blanche
   Se croire aimée a tant de doceur,
mais il y a un bonheur plus grand,
c'est d'être aimée

                             Primerano



Nota: Ecco il contenuto della prima pagina (tra quelle ancora rilegate) del quaderno di Emma Brugnatelli. Probabilmente non si tratta della prima pagina originale, in quanto una decina di fogli si sono staccati dal quaderno e sono ora sparsi, e verosimilmente la prima pagina originale è da ricercare tra quelli. In ogni caso il quaderno non pare essere stato compilato in ordine cronologico: ci sono appunti con date più recenti che precedono altri con date meno recenti e anche pagine intermedie lasciate bianche.

La prima sigla è oggettivamente illeggibile, forse GP. La seconda e la terza citazione sembrano entrambe scritte con la stessa grafia e le firme prima Blanche e poi Primerano (un cognome che troveremo anche più avanti). Si tratta molto probabilmente di Bianca Primerano.

La citazione di Alphonse de Lamartine (1790-1869) dal romanzo Graziella contiene un paio di errori: a parte la virgola al posto del punto e virgola dopo "homme", troviamo "aimée" al posto di "aimé".

Leggi un'altra pagina del quaderno di Emma
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venerdì 3 ottobre 2008

Il quaderno di Emma/2

Ho pensato abbastanza a lungo su come pubblicare il quaderno di Emma perché non ha la sequenza temporale del diario di Angioletta.
Il diario di Angioletta è di fatto un'agendina commerciale (11,7 x 7,8 cm) con una copertina sottile semirigida, una fascetta di stoffa a chiuderla e una piccola tasca nella terza di copertina, ma è stata utilizzata come un vero e proprio diario.
Il quaderno di Emma è invece un quadernone (22,8 x 16 cm) con una copertina molto spessa, in cuoio, quasi con delle finte squame circolari (avranno sicuramente un nome) e delle finiture metalliche agli angoli, in centro (con incise le iniziali E B) e una chiusura metallica sul lato.
All'interno ci sono una cinquantina di fogli, la maggior parte dei quali ancora tenuti assieme (a malapena) dalla rilegatura, altri usciti e quindi difficilmente inseribili al posto giusto. Una cosa strana è che alcuni fogli all'interno del quaderno sono dei cartoncini (piuttosto spessi) illustrati con delle figure floreali.
Ma Emma, e i suoi amici, hanno sfruttato anche gli spazi attorno a queste figure per scrivere annotazioni, poesie o altro.
Alla fine penso che la cosa migliore sia trascrivere ogni giorno il contenuto di uno di questi circa 50 fogli, indicando se si tratta di un foglio bianco o già illustrato e se si tratta di un foglio unito alla rilegatura o sparso. Possibilmente corredando il tutto con una foto.
Per ora diciamo solo che nell'angolo in alto a sinistra della seconda di copertina c'è una piccola scritta a matita 1/1/91 sottolineata e sotto la sottolineatura quella che sembra una E maiuscola e una X. La sottolineatura a matita sembra coprire una sottolineatura a penna precedente e la E e la X sembrano coprire la scritta "io X" a penna.