La prima mia è la settima _ di ventiquattro suore,
La mia seconda è un angelo _ di questa terra, un fiore;
Insomma assicuratevi _ è un totale rara
di leggiadria, di grazia_ e di virtù preclara.
milano, 5 dicembre 93 Emilio Sollier
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Quando senti una savia sentenza o un'osserva
zione utile, notala, o imparala a mente.
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Non lasciar mai trascorrere un giorno senza
qualche progresso intellettuale e morale.
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Non vi è tesoro che valga a comprare
un'ora.
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Fuggire la viltà è vergogna: scampar
un pericolo è prudenza.
Giuseppe Giusti
Nota: A pagina 14 dell'album di Emma troviamo una sciarada. La sciarada è un gioco enigmistico molto diffuso ancora oggi, ma che a fine Ottocento godeva di una grandissima popolarità. Molti giornali, anche quotidiani, pubblicavano sciarade. Ma soprattutto si giocava a sciarade in società, ad "alta voce". Nella sciarada una parola viene formata dalla somma di altre due parole: es. te+gola=tegola. Lo stile di sciarade tipico dell'Ottocento (detto "a voci convenzionali") prevedeva che venissero esplicitamente dichiarate le parti: la prima, la seconda e il totale, mentre attualmente sono più diffuse quelle a diagramma (xxx+yyyy=xxxyyyy). In questo caso Emilio Sollier, amico di Emma, scrive una sciarada, la cui soluzione è stata pubblicata da Mau tra i commenti.
Seguono le abituali massime, l'ultima con l'indicazione "Giuseppe Giusti". Che siano del poeta toscano (1809-1850) anche tutte le precedenti?. Da indagare.
1 commento:
beh, non è poi così difficile come sciarada :-)
S
P
O
I
L
E
R
La "prima" è G, cioè la settima di ventiquattro sorelle (le lettere dell'alfabeto: non chiedetemi quali c'erano a fine ottocento, ma immagino almeno la J, la X e la Y oltre alle 21 classiche).
La "seconda" non può essere altre che Emma.
Quindi il "totale" è g-emma.
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