domenica 28 dicembre 2008

Il quaderno di Emma - Pagina 15

Dopo oltre un mese di colpevole assenza riprendiamo a pubblicare il quaderno di Emma. Mancano circa quaranta di pagine che riserveranno alcune piccole sorprese, la prima già oggi. Poi cercheremo di aggiungere qualche contributo al diario di Angioletta (speriamo di realizzarne uno in particolare a cui teniamo particolarmente) e gli esiti di qualche ulteriore ricerca di archivio. Infine racconteremo cosa è stato di Angioletta ed Emma dopo la scrittura dei rispettivi diario e album, dopodiché potremo dichiarare chiusa questa passeggiata nella vita di due ragazze di fine Ottocento.
Oggi, 27 novembre 1893, troviamo Emma alle prese con il dolore per la partenza di tre amiche: Lucrezia, Ida e Bianca. Si tratta certamente delle sorelle Primerano, protagoniste di altre pagine del suo quaderno. In questo giorno un'altra amica, Carolina Sollier, altrettanto afflitta, conferma a Emma il proprio supporto.
Ma perché le tre sorelle partono? Cercando in rete scopriamo che Lucrezia, Bianca e Ida sono le figlie del Generale Domenico Primerano che proprio il 1 dicembre 1893 viene nominato Capo di Stato Maggiore dell'Esercito Italiano (è la maggiore carica dell'esercito e Primerano la terrà fino al 1896). Ed è chiaramente legata alla nomina del padre, che si sarà dovuto trasferire a Roma, la partenza delle tre sorelle.
Qui scopriamo che nel 1927 alle due sorelle Ida e Bianca, orfane del generale, nubili e probabilmente indigenti, viene accordato un assegno vitalizio straordinario da parte dello stato. Cercando ulteriori notizie sul generale Domenico Primerano, pare che fosse uno dei due rappresentanti (assieme con il luogotenente generale comandante il IV Corpo d'Esercito, conte Raffaele Cadorna) dell'esercito italiano a raccogliere la capitolazione dello Stato Pontificio a Villa Albani il 20 settembre 1870.
Mi è caro oggi appunto affermare con un nuovo legame la nostra amicizia, oggi in cui un dolore comune ci riavvicina più strettamente che mai!
Lucrezia, Bianca, Ida, le nostre amiche così gentili e care sono partite, e niuno certo potrà compensarci del vuoto immenso che hanno lasciato intorno a noi. Io però trovo un grande conforto nel pensiero che mi è rimasta lei Emma cara, che considero quasi una parte di loro stesse, lei, l'amica loro così realmente sincera, affettuosa e buona, su cui potrò riversare la piena del mio cuore così profondamente rattristato, e sarò ben lieta se per parte mia riuscirò a rassicurarla qualche volta e farle trovare un po' di compenso nella mia calda amicizia che le professo sincera ed eterna.
Aff.ma amica

Carolina Sollier

Milano 27 Novembre 93

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