domenica 31 dicembre 2006

Domenico Primerano

Ida, Bianca e Lucretia erano figlie del generale Domenico Primerano (Napoli, 29 marzo, 1829 - Roma, 26 febbraio 1911) che, con Cadorna è stato uno dei due rappresentanti dell'Esercito Italiano a controfirmare la capitolazione dello Stato della Chiesa a Villa Albani. Nel 1893 viene nominato Capo di Stato Maggiore dell'Esercito Italiano e nel 1894 eletto deputato.

Quando Ida, Bianca e Lucretia firmano il quaderno di Emma, a Milano nel 1891, il Generale è al comando del Terzo Corpo di Armata di Solbiate Olona (VA), diventerà Capo di Stato Maggiore due anni dopo.

Domenico Primerano nasce nel 1829 (altrove viene riportato il 1830 o addirittura il 1811) e studia a Napoli alla scuola militare della Nunziatella tra il 1842 e il 1850. Percorre la carriera militare nell'esercito borbonico, poi nel 1860 passa nell'esercito meridionale e quindi nell'Esercito del Regno d'Italia. Come già riportato il 20 settembre 1870 è uno dei due rappresentanti (assieme con il luogotenente generale comandante il IV Corpo d'Esercito, conte Raffaele Cadorna) dell'esercito italiano a raccogliere la capitolazione dello Stato Pontificio a Villa Albani e già ci si riferisce a lui, in qualche testo e persino in un discorso di Mussolini tenuto il 13 maggio 1929, come il "capo dello Stato Maggiore", ma con ogni probabilità Primerano nel 1870 non era ancora "capo dello Stato Maggiore": lo sarebbe diventato solo nel 1893. Primerano diventa Maggiore di stato maggiore nel 1861, e mantiene quest'ufficio anche con la promozione a maggior generale nel 1877.
Deputato del collegio di Città di Castello nella XIII legislatura dal novembre 1876 al maggio 1880. Diviene anche (ma esattamente quando?) segretario Generale del ministero della guerra.
Nel 1885 comanda la Divisione Militare di Genova (8a)92. Poco prima o, più probabilmente, poco dopo è Comandante del terzo Corpo d'Armata di Solbiate Olona (VA) ed è probabilmente in questa collocazione che le figlie Lucrezia, Bianca e Ida fanno amicizia a Milano con Emma Brugnatelli.
Il 1 dicembre 1893 il Tenente Generale Primerano viene nominato Capo di Stato Maggiore, probabilmente in quanto protetto del suo predecessore il generale Cosenz, pure allievo della Nunziatella. Primerano resta in carica fino al 1896.
Primerano diviene senatore del Regno nel gennaio o febbraio 1894.
Il 1 marzo 1896, in Eritrea, l'esercito italiano subisce una storica sconfitta: secondo lo storico John Gooch il primo ministro Crispi non seguì gli avvertimenti di Primerano.
Così il Generale commenta sulla Nuova Antologia la sconfitta di Adua (marzo 1896): "Adua fu un doloroso episodio militare, ma non dell'importanza che gli si volle attribuire, e sarebbe stato riparabile all'indomani, se avessimo avuto la calma, la serenità e la fermezza di propositi che erano richieste in quel momento". Identica era l'opinione del Times, che osservava: "Adua è un disastro militarmente inferiore all'apparenza, politicamente gravissimo", si veda il testo di Pietro Pastoretto.
In qualche testo viene definito "popolarissimo".
Domenico Primerano Morì nel 1911.
Nel 1927 alle figlie Bianca e Ida, orfane e nubili, venne concessa una pensione di 80.000 lire. (vedi il Regio Decreto Legge 5 Luglio 1927, n. 1438 - Concessione di un assegno straordinario vitalizio alle signorine Bianca ed Ida Primerano.
Mercoledì 19 ottobre 1955 la Commissione IV Finanze e Tesoro della Camera dei Deputati analizza le 48 pensioni concesse a congiunti di eroi e martiri, di benemeriti della cultura, e per segnalati servizi resi all'amministrazione dello stato. Tra questi, oltre ad esempio Clelia Garibaldi, figlia di Giuseppe, figura anche Bianca Primerano (evidentemente Ida era morta nel frattempo).
La pensione di Ida è aumentata a 500.000 lire a decorrere dal 1 luglio 1956

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