giovedì 9 ottobre 2008

Il quaderno di Emma - Pagina 2

Signorina Emma.. Per lei voglio studiare proprio qualche cosa di raro e peregrino, affinché il suo album ne riceva lustro e decoro! Perciò prendo tempo a studiare

F. Sismondi

Chi ha del genio?
Può averlo la donna
L'uomo e la donna lo hanno insieme.
Milano 11. Maggio 1891
Roberto Adler

Mi ricorderò sempre delle bella e simpatica 
Signorina Emma

Milano 11. Maggio 1891
Henrietta Adler
 

Nota: Su questa pagina sono presenti tre dediche, dopo quella di un certo F. Sismondo troviamo quelle di Roberto ed Henrietta Adler. Indagando meglio in rete sui due scopriamo che si tratta di una coppia di ebrei moravi. Roberto nasce in Austria il 10 novembre 1845 e, dopo aver sposato Henrietta Stiassny (figlia di un mugnaio di Trebitsch) si trasferisce a Milano con la moglie e una sua sorella vedova più anziana di lui, Clementina. Qui, con un altro ebreo, Bernardo Eisenschitz fonderà il 5 agosto 1878 la Adler Eisenschitz, impresa per il commercio di macchine per l'industria, che verrà rifondata, il 21 marzo 1894 dallo stesso Roberto e dal figlio di Bernardo, Carlo, sempre con un accomandita di 6.000 lire di capitale sociale. Nel 1889 la società fornisce alla Grondona macchinari per 150.000 lire (informazioni tratte da Gli ebrei e l'economia milanese: l'Ottocento di Germano Maifreda. Più avanti nel quaderno troveremo anche firme di appartenenti alla famiglia Eisenschitz.
Le altre notizie sulla famiglia Adler invece provengono da questo sito: Roberto viene definito un tipo molto energico ed attivo, che morì prematuramente per delle lesioni interne causate dall'aver spostato pesanti macchinari. Roberto ed Henrietta (soltanto omonima di una donna politica ebrea britannica, pioniera del femminismo) avranno quattro figli e sei nipoti, la maggior parte dei quali torneranno a stabilirsi in Austria. 

1 commento:

chiara ha detto...

HE si, Emma doveva essere proprio una donna di mondo!
Anche io ne sarei stata gelosa, se l'avessi avuta come cugina!