venerdì 25 gennaio 2008

25 Gennajo 1888 - Convers. di S. Paolo

C'è una persona che abbiamo lasciato un po' in disparte: è Pietro, il fidanzato di Angioletta. Cosa sappiamo di lui?
Intanto che è anche lui farmacista: lavora nel negozio del papà di Angioletta. Non sappiamo dove Pietro alloggi nella sua permanenza milanese, probabilmente sta in affitto non lontano dal negozio di via Torino. Ma sappiamo che nel 1888 i suoi genitori vivono a Miradolo, in provincia di Pavia, dove Pietro è nato il 7 aprile 1861.
Pietro ha molti fratelli, non sappiamo esattamente quanti, ma almeno due tra i suoi fratelli sono sacerdoti. Il padre, Giuseppe del fu Giovanni, è un fittavolo: cioè un contadino che affittava per un anno uno o più appezzamenti di terreno da un possidente e li conduce pagando un fitto. Tipicamente la scadenza dell'affitto avveniva il giorno di S.Martino, l'11 di novembre a stagione agricola finita, giorno in cui questi fittavoli si spostavano e che ancora oggi è tradizionalmente legato ai traslochi. Questa forma di "microimprenditoria agricola" si contrappone nel tempi e nei luoghi alla mezzadria, dove la quota parte da corrispondere al proprietario del terreno era legata al raccolto, mentre il fittavolo si assumeva interamente il rischio "d'impresa".
"Durante l'anno e dieci mesi passati sotto le armi ha servito con onore" così recita il congedo dal Regio Esercito italiano rilasciato a Genova il 25 ottobre 1883 dove Pietro è stato Caporale aiutante della 8a compagnia di Sanità Militare.
Ne approfittiamo per apprendere anche che è alto 1,74 che ha i capelli neri e ondati (sic), gli occhi castani, il colorito roseo, la dentatura sana, la fronte giusta, il naso aquilino, la bocca, il mento ed il viso giusti. La professione è quella di studente (siamo ancora nel 1883). Pietro sa scrivere e leggere.
Sappiamo che per tornare da Genova a Pavia, in ferrovia, terza classe, ha speso 1,65 lire. La sua dotazione militare comprendeva: asciugatoi 1, berretto di fatica 1, borraccia con coreggia 1, cappotto, mantellina o pastrano 1, chepì, cappello, elmo o colbacco 1, farsetto 1, gavetta 1, giubba di panno 1, giubba di tela 1, pantaloni di panno 1, pantaloni di tela 1, tasca da pane con coreggia 1, uose 2, zaino o valigia 1. Non erano previsti invece speroni e telo da tenda ed accessori.

4 commenti:

Dani ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Marco Ardemagni ha detto...

Ciao Luciano, grazie alla tua segnalazione ho corretto i due errori!

chiara ha detto...

queto blog è bbellissimo, è intrigante.
Come hai fatto ad avere tante informazioni su Pietro?
Diventerà il tuo bisnonno?

Marco Ardemagni ha detto...

grazie chiara, ci arriveremo. ti segnalo da subito, però, che non tutti i nodi verranno al pettine: qualcuno sì, altri meno, per altri ancora sarebbe necessario continuare le ricerche... e che comunque, come scrivo nel post di oggi, nello scatolone, assieme al diario c'erano anche documenti di persone il cui grado di parentela o di amicizia con Angioletta non era chiarissimo.