martedì 24 giugno 2008

Domenica 24 giugno 1888 - Natività di s. Gio Batt.

Oggi Domenica fummo a messa a S. Fedele e poi dalla Signora Ponti. Venne a trovarci D. Paolina colla Sig. ra. Dopo pranzo io e Mamma siamo andate al Cimitero che si sente proprio bisogno di andarli a trovare. Dopo coll'Emma abbiamo fatto i bastioni ed i Giardini Pubblici e ritornati a casa c'era la Zia Cia. Domani attendo il mio Piero che spero non arriverà molto tardi. Non ho fatto il bagno questa sera perché mi sentivo non disposta. 


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5 commenti:

Fripp ha detto...

Mi chiedo se il bagno, cui fa riferimento Angioletta, è quotidiano o settimanale ...
Marco, si sa qualcosa delle abitudini igieniche dell'epoca?

Clodovea ha detto...

Non ce l'ho sotto mano, ma un libro della mia bisnonna intitolato "Il tesoro delle giovinette", datato - mi pare -1878 e contenente norme di comportamento e di igiene per signorine, raccomandava di lavarsi i capelli almeno una o due volte l'anno, meglio se nella bella stagione...
Mi sa che l'igiene personale non era proprio curatissima...

la duchessa ha detto...

Si trattava di scegliere fra i pidocchi e la broncopolmonite...benedetto l'inventore del phon, fedele alleato delle donne ;)
Mi chiedo come reagirebbe Angioletta catapultata nel nostro tempo, a vederci lavare tutti i giorni, più volte al giorno, fare la lavatrice, avere l'acqua calda, il frigorifero...a sapere che Piero per andare a Pavia ci metterebbe circa 20 minuti...per non parlare della tecnologia in senso stretto (cellulari, internet, eccetera)!

Marco Ardemagni ha detto...

Ho trovato in rete questo: "Solo a partire dal Settecento cominciano a diffondersi pratiche igieniche, e solo nell' aristocrazia; l'abitudine alla pulizia si diffonderà tra i ceti popolari nel tardo Ottocento, un po' per imitazione, un po' perchè solo quando l'acqua sarà convogliata all'interno delle abitazioni perderà le caratteristiche di elemento prezioso e costoso riservato a pochi. D'altra parte solo un ambiente che permette di lavarsi senza una forzata promiscuità può rendere il bagno un'abitudine."
Tutto sommato potevamo arrivarci anche noi. Sarebbe utile sapere se c'era l'acqua corrente in casa di Angioletta e, se sì, da quanto. E più in generale di che anno è lo stabile in cui viveva, stabile che è ancora in perfetta efficienza.
Con che frequenza si facevano il bagno? Qui lei sembra segnalare l'eccezionalità del non averlo fatto, quindi si potrebbe pensare che lo facesse tutti i giorni. Ma vediamo che è domenica. Non è che magari lo faceva una volta alla settimana e che voleva qui segnalare che, nonostante fosse domenica, non lo aveva fatto?
E comunque, perché il bagno di domenica sera, quando il grosso delle attività sociali domenicali si svolgeva di giorno (messa, pranzo, passeggiata ecc.).

Fripp ha detto...

In merito alla questione che ho sollevato (igiene nell'Ottocento) ho trovato in Rete che in Italia nel triennio 1865-67 ci furono oltre 160.000 morti per colera e che questa fu la più grave di tre epidemie (le altre furono nel 35-37e nel 54-55).