giovedì 24 luglio 2008

Martedì 24 luglio 1888 - s. Cristina vergine

Ricevuto alle 2 il giornale e null'altro. Passeggiato assai. Questa sera in compagnia dei Reverendi siamo iti a far un giro, di ritorno abbiamo detto il rosario. A pranzo ho ricevuto un pacchetto postale contenente il lavoro e due bigliettini che aggradii immensamente.


- Prosegui la lettura con il giorno successivo: 25 luglio 1888
- Torna al giorno precedente: 23 luglio 1888

4 commenti:

streghetta ha detto...

La cosa che emerge da questo diario è un servizio postale eccellente. Angioletta è a Stabio da 2 giorni e riceve un pacco (sicuramente da Milano). E anche in altre occasioni ha parlato di lettere ricevute in tempi che oggi sono inimmaginabili!!

la duchessa ha detto...

Questo appunto ha un tono meno personale e intimo del solito: che la giovincella temesse l'intrusione del papà nel diario data la convivenza forzata per via dei bagni?

Marco Ardemagni ha detto...

duchessa, in effetti è vero: in questi giorni Angioletta è più asciutta, come se non avesse un suo spazio per rimanere sola col diario: la stanza d'albergo può essere un elemento.
sull'efficienza della posta di allora anche il post del 25 luglio dice la sua: e considera che c'è di mezzo un confine. chissà cos'era "il lavoro" che riceve Angioletta: un lavoro di cucito probabilmente, ma perché non l'aveva portato con sé? se l'era dimenticato? e come ha avvisato, via telegramma? oppure era già previsto che lo ricevesse per posta per viaggiare più leggera?

la duchessa ha detto...

Io propenderei per l'ultima, dato che viaggiavano coi mezzi pubblici, e soprattutto perchè immagino che non ci fosse l'ascensore lì dove alloggivano (chissà a che piano era la loro stanza?).